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Come liberarsi dai pettegolezzi

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Il pettegolezzo è lo sport più praticato in azienda e nei gruppi (che siano di amici, parenti o concorrenti).

A tutti, purtroppo, è capitato di esserne coinvolti, come vittime o semplicemente spettatori.

Nota importante: dei pettegolezzi ci si può liberare.

La stessa etimologia della parola deriva da pithecus ossia scimmia; secondo lo psicologo evoluzionista Dunbar il pettegolezzo è simile al grommin dei primati, ossia l’attività di spulciarsi l’un l’altro.

Svolge lo stesso ruolo prezioso ossia permette di mantenere le relazioni all’interno della propria cerchia sociale.

Attraverso il pettegolezzo, cioè si crea consenso in un gruppo, si fronteggia l’incertezza, ci si sente leader; peccato che sia fatto a discapito di qualcun altro considerato minaccioso e quindi da metter in cattiva luce ed emarginare dal gruppo.

Ha facile presa perché il pettegolezzo può essere visto come una sorta di “aggressione protetta” poiché chi lo fa si nasconde dietro “si dice che”, insomma abbiamo una vittima ma non c’è un chiaro responsabile.

Il pettegolezzo può provocare gravi ferite in chi lo subisce, fino a diventare una forma di bullismo vero e proprio.

Solitamente le persone insicure, con una scarsa autostima e particolarmente giudicanti, sono quelle che soffrono di più quando scoprono essere state oggetto di pettegolezzo.

Per spezzare questo circolo vizioso (stare male e produrre dolore) occorre fermarsi.

Ecco il pronto soccorso chiacchiere:

  1. La prima cosa da fare, quando si scopre di essere vittima di un pettegolezzo, è imparare a riconoscere e a tollerare le emozioni che stai provando: concediti di provarle. È umano arrabbiarsi, rattristarsi o vergognarsi se qualcuno parla male di noi.
  2. Cerca di condividere l’accaduto con una persona fidata, chiedi conferma sull’immagine che offri di te e scopri se puoi aver in qualche modo alimentato qualche diceria.
  3. Un confronto con chi ha messo in giro il pettegolezzo è un’ottima soluzione per riconquistare la fiducia in te stessa. Con calma, puoi spiegare all’altro quanto è doloroso sentirsi calunniato, magari proprio da chi faceva il simpatico. Infine, diventa un modo efficace per osservare in diretta le conseguenze di chi parla alle spalle di altri.

E quindi pensarci due volte prima di farlo anche tu.