La meditazione è ormai un must: la praticano celebrità come Angelina Jolie (mi aiuta a sfuggire dai miei pensieri), Gisele Bundchen (tutti i giorni per combattere l’ansia) e Richard Gere, ed è entrata non solo negli studi di psicologia, ma anche negli ospedali, nelle aziende e persino nelle scuole.
In Italia si conta che la Meditazione è praticata da circa 2,5 milioni di persone.
È tutt’altro che una moda, semmai un fenomeno diventato un paradigma che sta cambiando la qualità della vita. Un’attitudine molto utile che compensa la frenesia, la velocità, lo stress della realtà quotidiana, incluso l’uso quasi isterico della tecnologia.
Fonte di serenità, di attenzione alla qualità del tempo, la mindfulness, ossia la consapevolezza di sé e della realtà nel momento presente, dei propri pensieri ed emozioni nel “qui e ora”, si rivela così un antidoto all’impazienza dei nostri giorni.
Chi la pratica è cosciente dei benefici che la meditazione porta.
Certamente si parte dalla curiosità, ma poi si arriva a essere ambasciatori, con amici e conoscenti, di una pratica che porta indiscutibilmente benessere.
Sono soprattutto le donne che hanno scoperto nella meditazione una terapia, cogliendone uno straordinario potere nel mantenere un ottimo stato di salute generale.
Meditare fa bene e lo conferma la stessa scienza, che da oltre dieci anni studia gli effetti positivi come strumento terapeutico.
Secondo i dati pubblicati da PubMed, motore di ricerca per articoli scientifici, si è passati da circa 20 pubblicazioni l’anno sulla meditazione nell’ultimo decennio del secolo scorso a quasi 400.
I suoi vantaggi non sono più in discussione: migliora l’attenzione, le abilità cognitive e la memoria, riduce l’ansia e i sintomi depressivi, aiuta per i disturbi alimentari.
Tutto ciò succede, come dimostrato da diverse ricerche, meditando è possibile agire a livello neurone e agire sulla corteccia prefrontale, nelle zone del cervello associate alla memoria, allo stress e all’empatia.
Inoltre, nei casi in cui è necessario, può ridurre la sensibilità al dolore.
Ulteriore vantaggio: meditare richiede poco tempo.
Basta un quarto d’ora, soli con se stessi, per ottenere lo stesso effetto di un giorno di vacanza sul fronte delle emozioni positive suscitate e del benessere ottenuto, anche per un principiante che non ha esperienza.
A rivelarlo è stato un recentissimo studio condotto da Christopher May dell’Università di Groningen.
Bastano pochi momenti al giorno, preferibilmente al mattino, per ottenere benefici immediati a livello fisico e psicologico.
A livello fisico si riduce la risposta da stress in relazione, per esempio, a pressione alta e tachicardia.
A livello mentale si nota immediatamente la capacità di essere lucidi, presenti e intuitivi nell’arco dell’intera giornata.
E ci si sente meglio anche dal punto di vista emotivo: ottimismo e serenità la faranno da padrone e tutto ciò sarà un vantaggio anche sul fronte delle relazioni interpersonali.
Meditare non è solo svuotare la mente e seguire esattamente il respiro, ma essere consapevole cercando di percepire le sensazioni del corpo.
Durante la pratica ti distrarrai e affioreranno mille pensieri: è normale.
Ma con dolcezza cerca ogni volta di tornare a prestare attenzione al respiro.
Distrazione e ridono fanno parte della mindfulness.
Altro vantaggio la possiamo fare ovunque e in qualsiasi momento.
Anche in ufficio, con sempre più aziende, ospedali che stanno iniziando a proporla con la consulenza di esperti per il benessere dei lavoratori e per migliorare la qualità dell’ambiente lavorativo.
Alcune grandi multinazionali stanno eliminando le riunioni di lavoro dopo le 18 e inserisco in ufficio momenti di meditazione.
Segno che finalmente si guarda anche alla tutela psicofisica dei propri dipendenti oltre che al profitto.