Nei boschi italiani vivono 20 miliardi di alberi.
Aggiungeteci quelli che crescono in città, metteteci quelli coltivati, come gli ulivi e le piante da frutto e scoprirete, fatto un rapido conto, che ciascuno di noi dispone di 400-500 alberi circa a testa.
Tra questi, sia che passiate accanto tutti i giorni sia che lo portiate per la prima volta durante una gita in montagna, ce n’è, sicuramente, uno che vi piacerebbe avere per amico.
E se vi attira l’idea di condividere con lui le vostre emozioni, traendone serenità e benessere, ecco che l’antica sapienza cinese del Tao vi spiega come fare.
Gli alberi assorbono la luce e la trasformano in nutrimento; con le radici attingono forza dalla terra, con il tronco che punta verso l’alto canalizzano l’energia del cielo.
Sono la prima forma vitale che ha abitato il pianeta e, secondo alcune correnti esoteriche, custodiscono la memoria di tutto ciò che è accaduto e accade agli uomini.
Secondo i maestri taoisti gli alberi sono continuamente in meditazione e comunicano tra loro e con noi tramite un flusso di energia sottile, un linguaggio silenzioso che è facile imparare: non ci vuole nessuna preparazione specifica, basta mettersi in ascolto.
Quando sintonizzarsi sulla loro lunghezza d’onda sarà diventato un gesto automatico e piacevole, allora potrete scegliere il “vostro” albero e chiedergli di aiutarvi a coltivare la calma e la vitalità.
A questo scopo qualsiasi albero va bene, purché lo scegliete d’istinto.
Ma se avete qualche dubbio, considerate le proprietà curative che hanno attribuito alle diverse specie vegetali, alle loro gemme, ai fiori, ai frutti, alla corteccia e alle radici.
L’albero preferito dei taoisti, il pino, contribuisce a rigenerare il sistema nervoso e nutre l’anima e lo spirito. E ancora:
- l’olmo calma l’agitazione e rafforza lo stomaco;
- il salice riduce la pressione sanguigna e le infiammazioni;
- l’acero aiuta a mitigare o a sopportare il dolore;
- il cipresso e il cedro abbassano la temperatura;
- l’abete riduce la sudorazione e favorisce la guarigione delle fratture;
- la betulla disintossica l’organismo;
- il prugno nutre la milza, lo stomaco, pancreas e calma la mente;
- il fico aiuta a vedere chiaro in se stessi;
- il larice lenisce gli stati infiammatori;
- la quercia infonde coraggio e serenità;
- l’ulivo, pianta solare, illumina la mente.
E volete dedicarvi alle meditazioni specifiche per ogni tipo di albero ?