Chi non ha mai voluto sapere dalle carte che cosa gli riserverà il futuro ? Chi non ha mai sentito, letto o consultato l’oroscopo attraverso i mezzi d’informazione?
Persino i più scettici e razionali conoscono il proprio segno zodiacale.
Da più di trent’anni pratico l’astrologia, la cartomanzia e altre maniche divinatorie e oggi vi parlerò delle Rune.
La parola “Runa” significa sussurro, segreto, mistero.
Ancora oggi nella lingua tedesca il verbo “raunen” significa sussurrare. Ogni runa ha in sé un mistero iniziatico e una profondità snodabile solo attraverso una vera e accurata ricerca.
Le rune sono antichi strumenti di divinazione dei popoli nordici e “segni” dell’ alfabeto celtico, ognuno con un nome e un suono ben preciso, associato nella maggior parte dei casi a elementi naturali, scolpiti o dipinti su materiali vari, generalmente sassi.
Si può dire che esistono da sempre come elementi fondamentali della tradizione e dello sciamanesimo del Nord Europa.
Considerate nella tradizione popolare come l’alfabeto segreto dei Vichinghi, le Rune sono all’origine dell’alfabeto germanico, caratterizzate dall’assoluta mancanza di forme arrotondate.
La rune vere e proprio sono 24, ma ne esiste anche una venticinquesima: “Yr”, il diventare.
È l’unica che non ha un segno, poiché non è una vera e propria lettera, ma una locuzione grammaticale che indica l’idea del futuro, del divenire e quindi non può essere morfologizzata.
Le rune venivano utilizzate per diversi scopi, generalmente erano brevi iscrizioni su oggetti o per dichiarare la proprietà dell’oggetto stesso.
Furono inoltre adottate come simboli protettivi o di buon auspicio soprattutto presso i popoli nordici, che le incidevano su armi e scudi per propiziarne la forza dei guerrieri.
Erano anche utilizzate per epigrafi di carattere pubblico: nella seconda metà del X secolo, infatti, fu incisa su una pietra una comunicazione per rendere pubblica la conversione al cristianesimo del popolo danese.
Venivano anche utilizzate per pratiche magiche e come talismani.
I Druidi le usavano gettandole a terra per leggerne gli auspici, non solo come strumento per predire il futuro, ma anche per interpretare la situazione del momento stesso, fornendo al contempo i suggerimenti essenziali per meglio affrontare l’avvenire.
E vi renderete conto che “non a caso” la rune estratta è perfetta per ottenere la risposta al vostro quesito…..